L’eiaculazione precoce è un disturbo che colpisce una percentuale di uomini di tutte le età piuttosto elevata, ovvero il 30% secondo alcuni recenti studi svolti sul territorio statunitense.
Vediamo quali sono le potenziali cause che comportano tale situazione e se esistono degli esami clinici grazie ai quali è possibile porre rimedio al disturbo sessuale.
Eiaculazione precoce: da cosa dipende
Prima di affrontare nello specifico quali sono gli esami clinici ai quali ci si può sottoporre per capire quale sia la natura del disturbo, è importante analizzare quali possono essere le motivazioni che comportano tale situazione.
Generalmente l’eiaculazione precoce è un disturbo che si presenta:
- quando si ha una patologia più o meno grave che influisce negativamente sulle funzionalità sessuali, come accade per il diabete;
- nel momento in cui si hanno problemi a livello psichico, come periodi eccessivamente stressanti, depressione o ansie di vario genere;
- altri fattori ambientali esterni che, accumulandosi con il tempo, provocano la comparsa di questo particolare disturbo.
In tutti i casi è importante conoscere quali e come sono strutturati i vari esami clinici grazie ai quali è possibile fronteggiare questa patologia.
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Quali sono gli esami clinici ai quali è possibile sottoporsi
Per diagnosticare l’eiaculazione precoce, capendo da cosa dipenda questa patologia, è possibile sottoporsi a tre differenti tipologie di esami clinici.
Generalmente si parla:
- delle visite generiche, che vengono svolte dal proprio medico curante;
- degli esami che vengono svolti dal sessuologo, esperto appunto in patologie legate a quest’ambito;
- di visite ed esami effettuati con uno psicoterapeuta, dato che l’eiaculazione precoce potrebbe dipendere solo ed esclusivamente da un fattore mentale e non da un disturbo fisico.
In tutti i casi è possibile constatare immediatamente come tutte le svariate visite siano svolte in maniera differente e permettano di capire meglio quale sia la causa dell’eiaculazione precoce e come combatterla.
La visita dal medico di famiglia
Il primo esame clinico, o per meglio dire visita alla quale sottoporsi per capire quali siano le cause che hanno comportato questa problematica, è quello che viene svolto dal proprio medico curante.
Il suo ruolo, in questo caso, è quello di analizzare, in maniera generale, quale sia la condizione di salute del suo paziente affinché sia possibile avere un quadro completo della sua attuale condizione.
Durante questo esame il medico di famiglia potrebbe porre domande:
- sulle abitudini quotidiane, alimentari e comportamentali;
- sulla vita sessuale, per capire se vi sono altri episodi che possono essere collegati alla problematica in questione oppure no;
- sulle precedenti patologie e il metodo di cura alla quale si è sottoposto il paziente, poiché i farmaci e i percorsi terapeutici possono avere ripercussioni sulle funzionalità sessuali.
Tutti questi quesiti vengono posti con estrema cura dal medico di famiglia, che ha il compito sia di mettere a suo agio il paziente che di identificare meglio la situazione che si è palesata nella vita dello stesso paziente.
Inoltre questa prima visita consente al medico di indicare al paziente lo specialista al quale rivolgersi per sottoporsi agli esami clinici più specifici che accertano le cause dell’eiaculazione precoce.
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Gli esami dal sessuologo
Qualora il medico di base prescriva una visita specifica dal sessuologo, l’eiaculazione precoce potrebbe trovare causa nel malfunzionamento dell’apparato riproduttivo maschile.
Il primo esame al quale il paziente viene sottoposto è il controllo dello sperma.
Questo è fondamentale in quanto esaminando il liquido seminale è possibile identificare la presenza di potenziali batteri che causano disturbi al pene e ai testicoli e comportano, di conseguenza, la manifestazione di questa patologia.
Oltre a questo controllo il sessuologo può effettuare il prelievo del sangue al paziente per valutare se soffre di altri disturbi, come il diabete e non soltanto, che hanno delle ripercussioni sugli organi sessuali.
Inoltre qualora i primi due controlli non abbiano permesso di accertare la presenza di infezioni e altre problematiche similari, il sessuologo può ricorrere agli esami R.E.S e R.E.C, i quali sono maggiormente specifici, non invasivi e permettono uno studio accurato della funzionalità dei testicoli e delle parti che compongono il pene e l’apparato riproduttivo maschile.
Grazie a tutti questi esami clinici il sessuologo, qualora l’eiaculazione precoce dovesse dipendere da una problematica riscontrata proprio nell’apparato riproduttivo maschile, somministra una cura atta a porre rimedio a tale situazione.
Gli esami diagnostici dallo psicoterapeuta
Come già accennato prima, l’eiaculazione precoce potrebbe non essere una problematica che dipende da una patologia fisica che riguarda l’apparato sessuale oppure il proprio organismo.
Al contrario, invece, potrebbe trattarsi di una conseguenza correlata a un disturbo mentale come potrebbe essere un periodo particolarmente stressante che si sta fronteggiando.
In questa circostanza è quindi fondamentale sottoporsi a degli esami diagnostici svolti da un medico esperto in problemi relativi alla psiche.
Lo psicoterapeuta si occupa di svolgere analisi ponendo domande:
- relative a eventuali traumi recenti subiti dal paziente;
- negli accadimenti del passato che possono aver suscitato tale situazione;
- sui fattori esterni che possono aver comportato questo tipo di situazione.
Pertanto l’analisi clinica dello specialista nasce con uno scopo ben preciso, ovvero fare in modo che si abbia una panoramica generale in merito alla condizione complessiva dello stesso paziente.
Inoltre occorre sottolineare come lo specialista si occupi di trovare delle soluzioni che, oltre a evitare che la situazione possa peggiorare, possa essere sinonimo di condizione di benessere che viene recuperata.
Pertanto, grazie all’intervento di questo specialista, chi soffre di eiaculazione precoce riesce a combattere lo stress, situazioni emotive e altre, recuperando la corretta funzionalità del suo organo sessuale.
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Perché non bisogna ignorare tale problematica
Spesso accade che l’eiaculazione precoce diventi un problema che viene totalmente ignorato da chi soffre di tale disturbo anche se per un breve lasso di tempo.
Bisogna sapere che questo problema, al contrario di quanto si possa immaginare in un primo momento, necessita di essere risolto in tempistiche piuttosto brevi.
La situazione che si prospetta, qualora si trascuri tale situazione, potrebbe peggiorare a vista d’occhio e comportare:
- un peggioramento della propria relazione sessuale con la moglie, compagna o fidanzata;
- avere ripercussioni a livello mentale su chi soffre di tale disturbo, che potrebbe adottare un atteggiamento scontroso o comunque tutt’altro che piacevole;
- rendere la sua propria autostima molto bassa.
Inoltre una persona che soffre di questo problema può avere anche problemi a relazionarsi con le altre persone, sia del proprio sesso che di quello opposto.
Il sentirsi diverso e sapere di soffrire di tale disturbo potrebbe generare una situazione tutt’altro che semplice da fronteggiare per un uomo, specialmente se giovane.
Proprio per questi motivi è di fondamentale importanza sottoporsi ai vari esami clinici che permettono di diagnosticare quale sia la motivazione che ha comportato la comparsa di questo disturbo.
Inoltre, qualora si trattasse di una conseguenza derivante da un problema di salute, trascurare il sintomo potrebbe aggravare la condizione clinica generale del paziente.
Basti pensare al diabete, che generalmente comporta l’eiaculazione precoce: se non ci si sottopone ai vari esami e si è all’oscuro di questo problema, la patologia principale può peggiorare e danneggiare anche gli organi vitali, come i reni.
Pertanto non bisogna mai mettere in secondo piano queste patologie che vengono viste come passeggere e non così gravi come altre: spesso ci sono condizioni che possono essere più gravi e proprio per questo motivo è importante intervenire tempestivamente per porvi un rimedio definitivo.